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Microsoft cambierà il mondo del lavoro, per sempre

Dall’integrazione nel motore di ricerca Bing, l’intelligenza artificiale di ChatGPT sta per sbarcare nelle app di Office 365. Questo è quanto emerge da alcune indiscrezioni secondo cui Microsoft, nel suo evento “Future of Work with AI” in programma il prossimo 16 marzo, svelerà un importante aggiornamento delle sue app dedicate alla produzione personale, che per molti significa Ai in Word e Outlook. L’intelligenza artificiale è il trend tecnologico più forte di fine 2022 e inizio 2023 e Microsoft ha messo sul piatto dieci miliardi di dollari, tramite un investimento in OpenAI. La casa di Redmond non lo dice, ma con quel titolo non serve nemmeno: il 16 marzo Microsoft annuncerà un nuovo modo di lavorare ancora più smart, grazie all’AI e, da quel momento in poi, tutti gli altri dovranno rincorrere.

ChatGPT in Word e Outlook

I primi rumor dell’integrazione dell’intelligenza artificiale in Word e Outlook sono arrivati qualche settimana fa da The Verge, che aveva anticipato i tempi parlando di un aggiornamento che avrebbe coinvolto le app di Microsoft 365 (cioè Office), con un maggiore contributo dell’intelligenza artificiale.

A confermate quanto svelato dal giornale ci ha pensato poi l’altra testata online The Information che è venuta a conoscenza del fatto che in Outlook, Microsoft starebbe per integrare ChatGPT con il fine di demandare all’AI le migliori risposte alle e-mail pervenute e, nel contempo migliorare i risultati della ricerca.

Per quanto riguarda Word, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale sarebbe ancora più articolato e d’impatto. Infatti l’intelligenza artificiale non solo potrebbe suggerire nuove parole per migliorare la comprensione di una frase, ma sarebbe anche in grado di riscrivere una frase o un paragrafo in toto, grazie alla capacità degli algoritmi di comprendere sempre meglio il testo che viene scritto.

Per saperne di più bisognerà comunque attendere il prossimo 16 marzo, quando sul palco del “Future of Work with AI” saliranno il CEO di Microsoft Satya Nadella e Jared Spataro, numero 1 della divisione Microsoft 365. I due pezzi grossi illustreranno cosa intende la casa di Redmond quando parla di “futuro del lavoro con l’intelligenza artificiale“.

La concorrenza non sta a guardare

Se Microsoft sta facendo passi da gigante verso l’integrazione dell’AI nel suo motore di ricerca e nella sua suite di produttività personale, gli altri non stanno certo con le mani in mano. Google, principale concorrente di Microsoft in entrambi i settori, ha già svelato Bard, un algoritmo di intelligenza artificiale molto simile a ChatGPT che in un futuro (non si sa quando) verrà integrato in Google Chrome.

E non ci stupiremmo se in futuro anche la suite di produttività personale Google Workspace integri questa AI sviluppata da Big G, per non lasciare campo aperto a Microsoft e alla sua ChatGPT. Anche Opera, come annunciato di recente, integrerà presto un chatbot in una futura (anche in questo caso non si sa quando) versione dell’omonimo browser.

TNET di Stefano Tanfoglio

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